Nella musica il black power detta legge da anni: tra esplosione planetaria dell'hip hop, sintomi di senilità del rock e nuovo boom del soul, gli artisti afroamericani sono ormai da tempo al top delle classifiche. E fenomeni come Jay-Z, 50 Cent e Beyoncé sono lì a dimostrarlo. La vera novità è che, adesso, una star di colore è giunta alla vetta dell'Olimpo hollywoodiano: il suo nome è Will Smith, la sua carriera, al botteghino, vale l'astronomica cifra di 4,4 miliardi di dollari.
A fare i conti in tasca al divo è la rivista americana Newsweek, che ha selezionato la top five delle celebrità cinematografiche più potenti del momento. Un elenco che, al di là del caso Smith, riserva qualche altra sorpresa: ad esempio la presenza, in terza posizione, di un attore decisamente comico come Ben Stiller.
Un cambiamento notevole. Visto che negli anni precedenti le primissime posizioni sono state conquistate, quasi sempre, dai due Tom più noti di Hollywood: Cruise (vincitore nel 2006) e Hanks. Insidiati, occasionalmente, da Mel Gibson. E invece, adesso, la rivoluzione si è compiuta: sul podio vanno a finire Smith, Stiller, e tra di loro, in seconda posizione Johnny Depp. Più giovanili, più vincenti, amatissimi. E non solo in patria.
A cominciare dal vero Re Mida di Hollywood: lui, Will. Una star che, negli ultimi anni, sembra non aver sbagliato una mossa. E che conquista la vetta in una stagione in cui ha interpretato non una commedia né un kolossal tutto azione, ma un film sofferto, intimista, come La ricerca della felicità. In cui, sotto la regia sensibile e per nulla retorica del nostro Gabriele Muccino, ha potuto mostrare la sua bravura.
Per giungere in cima, però, il talento non basta. Ci vogliono anche intuito manageriale, e la capacità di fare le scelte giuste. Tutte doti che Smith evidentemente ha, visto che - come risulta dai conti di Newsweek - la sua carriera ai botteghini mondiale vale ben 4,4 miliardi di dollari. Ma l'industria del cinema, oltre a questa cifra globale, valuta anche altri fattori. Come la capacità di fare boom al boxoffice nel primo weekend di programmazione del film: settore in cui, secondo gli esperti, Smith non ha rivali. La sua pellicola, al debutto, sfonda sempre. E non c'è concorrenza che tenga.
Solo chi può garantire un inizio col botto al botteghino, e cioè intorno ai 30 milioni di dollari, può ottenere tutto l'ottenibile, per una star hollywoodiana: da un cachet di 25 milioni di dollari al diritto ad approvare il regista (come è stato nel caso della Ricerca della felicità, per cui Will ha voluto fortemente Muccino). E poi c'è un altro requisito fondamentale: la capacità di sfondare non solo in patria, ma nei mercati esteri. Anche su questo fronte, a quanto sembra, Smith non ha rivali. Alla faccia del luogo comune che le star di colore sono troppo legate al pubblico afroamericano.
Così adesso, a 38 anni, il divo può contemplare tutti i colleghi, anche i più noti e più osannati dai media, dall'alto in basso. E subito dietro di lui, nella classifica di Newsweek, si piazza Johnny Depp. Una presenza, la sua, legata soprattutto al mostruoso successo planetario della trilogia Pirati dei Caraibi (il terzo episodio uscirà a maggio). Film che il solitamente più impegnato attore ha deciso di interpretare, come ha spesso dichiarato, solo per far divertire i suoi figli. Risultato: il suo valore al boxoffice è schizzato a 1,8 miliardi di dollari. Mica male, per un padre così premuroso...
Terzo in graduatoria, abbastanza a sorpresa, è Ben Stiller. Attore comico che, fino a qualche anno fa, era in parte sottovalutato, a Hollywood: la sua capacità di far ridere, così legata ai giochi di parole con l'inglese, era considerata difficilmente esportabile, sugli altri mercati. Ma i suoi numerosi exploit al botteghino - soprattutto Ti presento i miei e il relativo sequel - hanno smentito queste previsioni: la coppia di pellicole ha incassato 818 milioni di dollari. E il recentissimo Una notte al museo non è stato certo da meno: 550 milioni.
Questo il terzetto più potente di Hollywood. Dietro il quale si piazza, in quarta posizione, Brad Pitt: i suoi risultati al boxoffice in patria sono a volte deludenti. Ma all'estero - vuoi per la bellezza, vuoi per l'eco mediatica del fenomeno Brangelina - l'attore fa sempre centro.
E alle sue spalle, a chiudere la short list di Neewsweek, ritroviamo proprio uno dei due Tom. Ovvero Cruise, in discesa a causa dei suoi comportamenti impopolari. Ma molti, a Los Angeles, scommettono che si riprenderà, e presto. Insomma: prima di dichiararlo finito, ce ne vuole. E del resto, e o non è l'eroe di Mission Impossible?
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